Qolossus 2.0: il primo computer quantistico fotonico italiano rivoluziona il mondo della tecnologia

Un’Italia che accende la luce sui quanti: una macchina che usa la luce stessa per calcolare, senza criogenia, con un ritmo che sembra fantascienza

Quando si parla di calcolo quantistico, l’immaginario comune ci porta verso scenari futuristici, fatti di tubi di raffreddamento e ingegneri in tute criogeniche. Tuttavia, questa visione appartiene principalmente ai sistemi a superconduttori e non si applica alla tecnologia che sfrutta la luce. I fotoni, essendo privi di massa e interagendo minimamente con l’ambiente, possono operare in guide d’onda a temperatura ambiente. Questo concetto è stato dimostrato da esperimenti come Borealis di Xanadu, che hanno evidenziato i vantaggi dell’hardware fotonico: minori vincoli termici e maggiore flessibilità di integrazione.

computer
Qolossus 2.0: il primo computer quantistico fotonico italiano rivoluziona il mondo della tecnologia – flipbuilder.it

Prima di addentrarci ulteriormente, è importante stabilire due concetti fondamentali. Il calcolo quantistico fotonico può avvalersi sia di qumode continui sia di singoli fotoni, rendendo il termine “qubit” non sempre direttamente comparabile con altre piattaforme. Inoltre, sebbene alcuni rivelatori possano richiedere criogenia, la computazione lineare su chip può mantenere una temperatura ambiente, dettaglio non trascurabile nella distinzione tra un ambiente di laboratorio e un prodotto commerciale.

Qolossus 2.0 entra in scena: perché contano i fotoni

L’importanza dei fotoni nel calcolo quantistico si manifesta in diversi ambiti applicativi. L’ottimizzazione combinatoria, ad esempio, beneficia delle reti ottiche riconfigurabili per applicazioni come routing e logistica. Il quantum machine learning fotonico sfrutta stati gaussiani e kernel quantistici, mentre la chimica computazionale utilizza il Gaussian Boson Sampling per la stima degli spettri vibronici delle molecole.

robot
Qolossus 2.0 entra in scena: perché contano i fotoni – flipbuilder.it

Questi non sono semplici esercizi teorici, ma direzioni di ricerca con risultati pubblicati e benchmark replicabili. In Europa, l’ecosistema legato alla fotonica quantistica è in crescita, con iniziative come il fotonico programmabile di Quandela e gli investimenti EuroHPC in acceleratori quantistici. In Italia, il PNRR ha finanziato progetti sulle tecnologie quantistiche, coordinati dal programma NQSTI.

Qolossus 2.0 si presenta come il primo computer quantistico fotonico italiano in grado di operare a temperatura ambiente. La sua tecnologia sfrutta la luce per eseguire operazioni quantistiche su chip fotonici integrati, eliminando la necessità di criostati per il cuore della computazione. Questo approccio non solo riduce l’impronta energetica ma promette anche una maggiore scalabilità attraverso l’uso di circuiti ottici su silicio o silicio nitrato.

Al momento, mancano dati pubblici che permettano una valutazione completa delle prestazioni di Qolossus 2.0, come il numero di modalità ottiche, le perdite per livello o l’error rate. Pertanto, è consigliabile trattare questa piattaforma come promettente, ma in attesa di ulteriori validazioni. Per le aziende interessate, è importante richiedere white paper tecnici, demo e risultati riproducibili, confrontando questi dati con benchmark di riferimento nel settore.

Se Qolossus 2.0 dovesse confermare le sue promesse, l’Italia potrebbe beneficiare significativamente in termini di prototipazione rapida di circuiti ottici, accesso cloud e formazione in fotonica quantistica, creando un collegamento diretto con i data center nazionali. Ciò aprirebbe nuove possibilità per i team di ricerca e sviluppo, permettendo di testare soluzioni di ottimizzazione su reti attuali e, con semplici chiamate API, trasferirle su backend fotonici.

La questione fondamentale che ci troviamo a fronteggiare è di vasta portata: quali innovazioni e progressi saranno possibili quando la silenziosa operatività della luce diventerà la norma nel nostro calcolo quotidiano?

Resta sempre aggiornato sulle ultime novità.
Gestione cookie